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sabato 8 novembre 2008

ATENEI: ANCORA PROTESTE, SCONTRI CON POLIZIA A ROMA

Manifestazione Contro legge 133 a Napoli
Scontri tra polizia e manifestanti a Roma 07/11/08 contro L. 133


ROMA - Ancora proteste e cortei in molte citta' italiane contro le politiche del governo sull'Universita'. Incidenti si sono verificati a Roma alla stazione Ostiense tra le forze dell'ordine e i manifestanti. Un ferito e una decina di contusi. E' il bilancio degli scontri avvenuti nel pomeriggio tra forze dell'ordine e studenti, durante il corteo a Roma, dopo il tentativo dei manifestanti di entrare nella stazione Ostiense per bloccare i binari. Secondo quanto hanno riferito gli studenti, il giovane ferito è un universitario di 25 anni, della facoltà di Scienze Politiche de La Sapienza di Roma, a cui sarebbero stati applicati diversi punti di sutura alla testa, a causa dei colpi ricevuti.

Tra i contusi, invece, un dirigente della polizia e la giornalista di Repubblica, Laura Mari. "Ero con i miei colleghi all'entrata della Stazione Ostiense, tra i tornelli e i cancelli, quando i poliziotti hanno cominciato a caricare gli studenti - ha raccontato la giornalista - che cercavano di entrare nella stazione, e anch'io ho preso delle manganellate alla testa e al gomito. Sono stata caricata nonostante abbia urlato che ero giornalista. Eravamo come in gabbia, dietro quei cancelli, per fortuna poi sono riuscita a uscire coprendomi la testa". Secondo la giornalista, i carabinieri avrebbero fatto irruzione anche in un bar laterale nei pressi della stazione, "dove c'erano ancora studenti che sono poi scappati".

La polizia sostiene di non aver "effettuato nessuna carica contro gli studenti". E' quanto viene riferito dalla questura di Roma a proposito degli scontri tra le forze dell'ordine e i manifestanti. La questura, inoltre, ha sottolineato che "verso la fine della manifestazione un migliaio di studenti, invece, di dirigersi verso l'università come pattuito con i dirigenti dell'ordine pubblico, ha tentato di bloccare la circolazione ferroviaria alla stazione Ostiense. Le forze dell'ordine - hanno aggiunto dalla questura - hanno schierato un contingente, in numero ridotto rispetto ai manifestanti, davanti all'ingresso della stazione". Da quel momento, precisa la questura, 'i manifestanti hanno lanciato bottiglie ed altri oggetti verso gli agenti che hanno respinto il corteo. Numerosi sono stati gli agenti feriti''.

"Ci hanno caricato due volte, hanno caricato chi aveva tentato di occupare i binari della Stazione Ostiense correndo verso i cancelli", ribadiscono invece gli studenti.

Il traffico a Roma e' stato paralizzato da tre cortei ormai diventati un'unica manifestazione. Tra gli striscioni, le scritte 'Noi la crisi non la paghiamo' e 'Questa e' l'onda che non si cavalcà. Diversi cori sono stati indirizzati dai manifestanti al premier Silvio Berlusconi, al ministro Gelmini, a Tremonti e contro le banche. E contro le banche sono state anche fatte 'iniziative' di protesta. Decine di lanci di uova marce contro la banca Carim a via Cavour sono state lanciate dagli studenti durante il corteo. Dopo avere attaccato slip di carta e slogan sulle vetrine della banca, alcuni studenti hanno gridato slogan contro le banche come "Non vogliamo dare soldi pubblici alle banche, vergognatevi", poi è cominciato il lancio di uova. Subito dopo il direttore della banca è uscito per togliere gli striscioni e pulire la facciata commentando: "Sono incivili, io lavoro come gli altri. Se lo Stato prende le decisioni io le rispetto".

In corteo nella capitale anche una foto di Papa Ratzinger con i baffetti alla Hitler e una croce uncinata al posto del crocefisso: l'immagine del pontefice ritoccata col pennarello nero posta sul parabrezza di un furgone che apre uno dei tanti spezzoni della manifestazione.

MILANO:"Siamo 60 mila", lo ha affermato dal palco di piazza Duomo, dove si sta concludendo la manifestazione milanese, il segretario regionale lombardo della Cgil funzione pubblica Vincenzo Moriello. In piazza Duomo è giunto anche un piccolo spezzone del corteo degli studenti universitari, che protestavano in città.

TORINO: tensione a Chivasso, al termine di un corteo studentesco di protesta: una cinquantina di ragazzi ha cercato di entrare in un liceo dove si stava facendo lezione, dopo l'intervento dei carabinieri la situazione è tornata calma.

NAPOLI - Corteo degli studenti medi e universitari campani che protestano contro i decreti Gelmini. Sono migliaia i manifestanti, forti disagi per gli automobilisti. Alla testa del corteo uno striscione con la scritta: "Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città". Diversi gruppi stanno affiggendo all'ingresso della sede dell'agenzia di lavoro interinale Adecco e della sede regionale della Corte dei conti in via Marina dei manifesti con sopra scritto: "Attenzione, generatore di crisi". I manifestanti hanno transennato simbolicamente l'accesso ai due edifici con nastri bianchi e rossi, affissi anche all'ingresso dell'università Federico II. Nel corteo ci sono dei trampolieri che riproducono l'allegoria di "Alice nel paese delle meraviglie" con riferimento ironico alla situazione finanziaria.

PISA - E' durata circa un'ora e mezzo l'occupazione di cinque binari della stazione di Pisa da parte di 300 studenti, universitari e medi, nell'ambito della mobilitazione contro i tagli all'Università. La protesta, iniziata alle 10,45, si è conclusa intorno alle 12.15. Nel corso della manifestazione disagi al traffico ferroviario, con ritardi vari, ma nessun problema di ordine pubblico. I fumogeni sono stati accesi, è stato precisato, all'esterno della stazione. Alla stazione erano presenti polizia e carabinieri. L'occupazione alla stazione era stata fatta anche per ottenere un colloquio con responsabili delle Ferrovie al fine dell'organizzazione per la trasferta a Roma in occasione della manifestazione del 14 novembre nella capitale. Secondo quanto emerso, dopo anche una mediazione della polizia, un incontro sarebbe stato fissato per i prossimi giorni per discutere della questione.

MACERATA - Prosegue la mobilitazione contro la legge 133. A Macerata studenti delle superiori e dell'Assemblea permanente No133, hanno dato vita a un corteo che da Piazza Pizzarello si é snodato per le vie del centro. Duemila, secondo fonti studentesche, i partecipanti; un'assemblea in strada ha creato disagi alla viabilità rallentando il traffico per circa un'ora. Domani manifestazioni - in vista di quella nazionale del 14 novembre a Roma - sono previste a Pesaro e a Senigallia. Ad Ancona, lezione all'aperto questo pomeriggio, a Piazza Roma, con un seminario sulla "Riforma bonsai".

CAGLIARI - Un corteo di 5000 studenti universitari e delle Medie superiori per le vie di Cagliari. La manifestazione aperta da studenti che, ispirandosi alla canzone dei Pink Floyd The wall, indossano maschere bianche e recano uno striscione con la scritta ironica (in inglese) "Non ci serve l'istruzione".

COSENZA, CATANZARO E REGGIO - Manifestazioni di protesta degli studenti universitari e delle scuole medie superiori sono in corso a Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. A Cosenza il corteo degli studenti è aperto da uno striscione con la scritta "Noi la crisi non la paghiamo". A Cosenza sono giunte anche delegazioni di studenti universitari di Messina, Potenza e Reggio Calabria. "Stiamo partecipando molti docenti dell'ateneo - ha detto il preside della facoltà di Lettere dell'Unical, Raffaele Perrelli - Lo scopo principale è quello di arginare la politica del governo sia in tema di tagli che di trasformazioni delle fondazioni. E' importante la nostra presenza accanto agli studenti". A Catanzaro gli studenti dell'Università Magna Grecia e delegazioni delle scuole medie superiori stanno partecipando ad un corteo che sfilerà per le vie principali del capoluogo calabrese. A Reggio Calabria, a causa della pioggia delle scorse ore, gli studenti hanno deciso di trasformare il corteo in un Sit-In in corso nei pressi del lungomare.

PALERMO - Una ventina di studenti del comitato "No Gelmini", che hanno dato vita ad un corteo partito dalla cittadella universitaria, sono riusciti a entrare all'interno dell'atrio del rettorato di Palazzo Steri a Palermo. Una occupazione simbolica, seguita da un centinaio di manifestanti rimasti all'esterno del cancello. I promotori dell'iniziativa sono gli stessi che ieri avevano fatto irruzione a un convegno a Palazzo dei Normanni, con la partecipazione di alcuni rettori italiani, esponendo uno striscione contro la legge 133. Uno studente aveva anche ottenuto di prendere la parola per illustrare i motivi della protesta.

Fonte (Ansa 08/11/08)

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